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27.3.08

Ennesima presa per il culo?

Come sapete, i Guns N Roses da 17 anni stanno per fare uscire il nuovo CD "Chinese Democracy" (titolo per lo meno sempre più attuale). E' sicuramente il cd più costoso e atteso della storia del rock, e anche il più vituperato. L'ennesima boutade l'ha fatta la nota marca americana di bibite - la Dr. Pepper - che ha promesso di regalare una lattina ad ogni cittadino americano, se nel 2008 i Guns faranno uscire sto kaiser di Cd.

In realtà io solo so i 10 motivi per cui Chinese Democracy non esce... eccoli qua

1) Giunti al centoseiesimo cambio di formazione, Axl ha detto dopo aver finito le registrazioni, che preferiva i risultati con la formazione precedente, ma su quei nastri ci avevano registrato sopra. Così han dovuto ricominciare da capo.
2) In realtà il cd è pronto, ma c'è una causa in corso con Albano che li ha accusati di plagio.
3) Il governo cinese ha censurato Axl.
4) Dopo aver finito di registrare, si sono accorti di non aver schiacciato "REC".
5) Negli ultimi pezzi, essendo rimasto senza chitarrista, Axl ha fatto suonare Apicella.
6) Si è rotto il masterizzatore.
7) Crepet ha rivelato di essere lo psichiatra di Axl.
8) Il vecchio chitarrista Slash ha detto che tra qualche annetto potrebbe far la pace con Axl, purchè lui ritardi un po' l'uscita del Cd.
9) Axl si è talmente disintossicato dalle droghe, che non capisce più le sue canzoni.
10) Emule ha fatto causa ai Guns, perchè ci son talmente tante versioni pirata dei pezzi di chinese democracy che i server si intasano.

23.1.08

Quando ancora i Litfiba facevano grandi canzoni...

Oh, Louisiana...
Piove su di noi
Le nostre catene... Louisiana
Resti ad aspettare, e arriva il momento
Di cavalcare il fulmine...
Louisiana Oh, Louisiana
L'ultima sigaretta, miccia al tabacco
Poi il mio trono esploderà
Apritevi finestre, suonate campane
Il mostro nero elettrico
Oh, Louisiana... Piove su di noi
Strade imperfette, ma tutto brucia già
Bruciano i deserti Dell'umana carità
Louisiana, Piove su di noi
Louisiana Piove, piove
Sul continente di carta
Piove, piove Un oceano di carta...

17.1.08

JOSHUA

20 anni sono passati da quanto l'albero di Giosuè è stato piantato... oggi gli u2 (che sono ancora in studio con Brian Eno e Daniel Lanois, gli stessi produttori, per un nuovo - speriamo solenne - album) festeggiano a modo loro, con l'uscita di un cofanetto che non mi voglio perdere, proprio perchè considero The JOSHUA TREE "IL" disco degli U2.
Per capirlo, provate ad ascoltare il vecchio 'lato A', tutto di un fiato, e ditemi se c'è un solo secondo in cui cala la tensione musicale. Perfetto. Ed il 'lato B' si muove sulle stesse sonorità, con pezzi meno commerciali, sicuramente, ma più intensi ancora. Cito solo One Tree Hill. Anzi no, cito anche l'inno Mothers of the disappeared.
Vabbè. Dicevo il cofanetto consta di un cd extended, con anche i lati b dei singoli dell'epoca - tutti meritevoli, più un DVD con i video delle registrazioni. Il massimo.

1.1.08

2008

Per gli auguri un autorevole, ma datato, messaggio di fine anno... altro che Napolitano...

24.8.07

Beatles

Splendido regalo ricevuto... il cofanetto dei primi 4 cd dei Beatles, prodotti con la Capitol, nel 1964... il packaging, bello, rende giustizia all'opera che contiene le canzoni degli album in doppia versione stereo- e mono. Ascoltando proprio quest'ultima, paradossalmente, viene fuori la forza delle canzoni... She loves you, Can't buy me love, I wanna hold your hand... e altri classici... ma forse son le canzoni meno note che risaltano. Saluti.

22.8.07

MEAT IS MURDER

Io e Silvio ci siamo più e più volte accapigliati su "Meat is murder", Cd degli smiths, che io giudico il più 'interlocutorio' della storia del gruppo.
Beh, oggi in pausa pranzo - dopo secoli - l'ho rimesso sul lettore... sarà perchè ero stanco, con la schiena a pezzi ed la gatta accovacciata sull'osso sacro, ma mi è piaciuto più del solito. Certo non cambio giudizio: a mio parere rimane il CD più sbilenco degli Smiths... ma se il peggior cd di tutti i gruppi fosse così... A proposito degli SMITHS che non muoiono mai, recentemente ho rivisto una loro cover, trasformata in un hit da un bellimbusto giovinastro, che ha sublimato "STOP ME IF YOU've THINK YOU've HEARD THIS ONE BEFORE", sciogliendola nel POPpiùPOPpiùPOP che più POP non si può.

16.8.07

Il re è vivo...


Dicono sia in Argentina, da qualche parte...
Invece per i più, proprio oggi ricorre il 30esimo anniversario della sua morte. Per un blog che in massima parte vive di musica, era d'obbligo ricordare The King, il mito, il padre del rocknroll... ELVIS.
Per chi ne sa poco (e mi ci metto anche io), dovrebbe essere molto bella la trasmissione-documentario di domani, su RAI3 in serata...



10.8.07

In fondo sì, è venerdì...

Il titolo cita una canzone di Grignani che non mi ricordo, in "campi di popcorn". Stamattina, la colonna sonora giusta - disimpegnata quanto basta per un venerdì lavorativo da incubo - era il greatest hits degli A-HA.
Lasciamo perdere per una volta la profondità dei testi ("prendimi su, prendimi su, me ne andrò in un giorno o due..." oppure "al lupo, al lupo, è tempo di preoccuparsi...") e sorvoliamo sul particolarissimo - ma alla lunga ripetitivo - timbro vocale di Morten Harket, o in alcuni casi sui riff da jingle del supermercato tipo "the living daylights"...
Ci sono altre canzoni che tolte dal loro habitat "anni 80" sono dei piccoli gioielli.
Parlo di "hunting high and low", "the blood that moves the body" (e che è, Piero Angela?), "i've been losing you" e soprattutto "manhattan skyline": a tale ultimo proposito, il consiglio è di andarsi a cercare la versione di tale canzone riproposta dai "kings of convenience", dolcissima e sognante.

20.7.07

6 anni fa...


Sul sito de "la stampa" c'è una bella e intensa fotogallery (da cui ho tratto la foto sopra) sul G8 di Genova... accadde 6 anni fa, ma il ricordo sempre nitido è di uno dei weekend più angoscianti che abbia vissuto. Chiuso nella città blindata in un clima torrido e spettrale; chi è riuscito a scappare in tempo l'ha fatto; qualcuno è stato al concerto degli U2 a Torino... Ricordo la fuga tremabonda in scooter dall'ospedale verso il mio appartamento... Ricordo una decina di black block sotto casa, che davano libero sfogo ad una violenza gratuita. Ricordo l'esasperazione dei negozianti che ne han fatto le spese... Su quei giorni è stato scritto e detto tutto, ma pochi hanno parlato della frustrazione di chi ha vissuto tutto questo da semplice 'cittadino', contemplando impotente dalla finestra una devastazione fisica e morale senza precedenti.

19.7.07

Celodurismo 2 - carceri d'oro

Paga l'iva, paga l'iva, paga l'iva e io non la pagavo
me lo diceva sempre Marco... paga l'iva e io non la pagavo
fui arrestato una mattina, alle 6 e mezzo, in pieno sonno.
Mi portarono in un carcere d'oro appena entrai pagai sessantacinquemilalire per le fiches
mi dettero uno smoking col numero 693
dopo aver fatto una serie di foto entrai nel salone
mi misero una mano in culo, che apprezzai, devo dire la verità
dopo la prima colazione fatta a base di croissant e di latte avariato, fummo introdotti in una cella
sotto di me c'erano 3, 4 ministri e intavolammo una dura discussione quant'è preso tu, quanto ho preso io quant'è preso tu, quanto ho preso io dopo di che andammo tutti al ristorante del carcere dovemmo fare anche una prenotazione perchè c'erano posti in piedi m
a a causa di mie conoscenze fatte quando ero un uomo libero
trovammo il posto immediatamente
il superiore si prese una trentamila di mancia
per darci il tavolo a favore delle cancellate
mangiammo malissimo, ci rimase tutto sullo stomaco,
e rimettemmo immediatamente dopo
e passammo all'ora d'aria (PRRRRR PRRRRRR PRRRRRRR)
dopo 40 perete tornammo nella cella: aria condizionata, tre televisori, quattro materassi, 5 donne a scelta
(di cui una anche araba che faceva anche i pompini a tortiglione)
e decidemmo di passare la serata dentro, per non uscire
il giudice, con una trecentomilalire ci aveva procurato un tavolo da chemen e lì, ci rovinammo finaziariamente
ma il ministro, anche lì ci fu di grande rimedio,
ci fece avere un fido (Bau, bau, bau!)
il cane si mangio tutto il materasso la sera, e dormimmo per terra
...e mentre ero lì che pensavo a a Lucrezia mi sentii un coso duro venire da lontano "uelà" dissi - non feci tempo a parlare
che avevo già preso 30 metri di cazzo e non me ne ero accorto
mi piaceva, mi doleva ma mi piaceva mi doleva ma mi piaceva...
inventarono la pena di morte per chi non aveva pagato l'iva,
fui fucilato la mattina del 3 ottobre del '93
sono morto,.. vi parlo da lì, però è occupato (tu tu tu tu tu)
viene a fà ’a canzone quanno stu core chiagne e tutte ’e mare,’o carcerato stà ’e ronna ma nuglienno ’a libertà stai scetando tutti quanti vieni dentro che è finito il longplay! Vieni!
(Luisa, cervellotica anglosassone e portuale
cerca uomo peloso, alto 1.80 che non vò fà niente)

da Cielo Duro - Squallor

4.7.07

PORTE DELLA PERCEZIONE SEMPRE APERTE...

Post dedicato a Silvio. Perchè William Blake, se i ricordi del liceo non mi ingannano, era un artista che ci aveva affascinato molto. E poi Silvio era in quel periodo "doorsiano" - e oggi - a 36 anni dalla scomparsa di Jim Morrison - è bene ricordarlo. Proprio "the doors of perception" - le porte della percezione aperte - erano e sono uno stimolo costante....
stimolo costante che mi ricorda anche una vecchia canzone del Ferrandini... "i poli del mondo" se non sbaglio, dove Egli citava Blake :

" In what distant deeps or skies
Burnt the fire of thine eyes?
On what wings dare he aspire?
What the hand dare sieze the fire?"

Magari il perchè della citazione ce lo spiegherà il "cantautore discostante" stesso....

6.6.07

Segnali di vita

Testo formidabile, canzone geniale... L'originale di Franco Battiato è contenuta in "LA VOCE DEL PADRONE" (1981)... in rete credo ci sia anche una versione (spettacolare!) di Morgan & Max Gazzè.

"Il tempo cambia molte cose nella vita
il senso, le amicizie, le opinioni
che voglia di cambiare che c'è in me...
si sente il bisogno di una propria evoluzione
sganciata dalle regole comuni
da questa falsa personalità...
Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire
le luci fanno ricordare le meccaniche celesti...
Rumori che fanno sottofondo per le stelle
lo spazio cosmico si sta ingrandendo e le galassie si allontanano
Ti accorgi di come vola bassa la mia mente?
E' colpa dei pensieri associativi, se non riesco a stare adesso qui
Segnali di vita nei cortili e nelle case all'imbrunire
le luci fanno ricordare le meccaniche celesti..."

8.5.07

GUNS'N'ROSES LIVE ERA 87-93

I guns nella loro breve vita (87-93... tant'è, solo sei anni) hanno sempre pagato un tributo pesante alla discografia, che li ha letteralmente spremuti fino all'osso tra cd ufficiali e raccolte postume. Iniziando da "Lies" che pur nella sua bellezza era una mossa commerciale per ristampare l'ep di debutto "Live like a suicide", passando per "Use your Illusion I e II" in cui la casa discografica non fece altro che incoraggiare pesantemente la megalomania di Axl e soci facendo uscire un doppio-doppio album (se fosse stato un unico Cd, con i tagli dovuti, sarebbe entrato nella storia al pari di "Appetite for destruction") ed infine terminando con "Spaghetti incident" raccolta di cover non proprio memorabile - tutt'ora ultimo cd ufficiale prima dello scioglimento. Poi è iniziato il solito bailamme di "Best of"... Per questo all'epoca di uscita di questo Live, rifiutai pesantemente l'idea di andare ad ingrassare la casa discografica Geffen. Recentemente l'ho acquistato per pochi euro, approfittando dell'offertissima, e devo dire che OGGI - che la fame di distruzione è ormai estinta - vale proprio la pena di ascoltarlo: racchiusi in due cd troviamo infatti almeno una decina di classici del rock, come Sweet Child of Mine, Rocket Queen, Welcome to the jungle, Paradise City, Patience, November Rain, Knocking on heaven's door, Don't cry... e mi fermo qui, solo alle più conosciute. Dentro ci sono tutti i Guns, sporchi, cattivi e maleducati, e forse proprio per questo, autodistrutti musicalmente... ma incredibilmente sopravvissuti fisicamente ad una vita di eccessi (leggere dentro il booklet dei vari compagni di strada deceduti, come West Arkeen o Shannon Hoon, per credere). Benvenuti - o bentornati - nella Jungla.

7.4.07

INNO AL GIOIA

Gli auguri pasquali, in questa notte di reperibilità, arrivano in maniera molto carnale, con il testo della canzone "L'UOMO VIVO" di Vinicio Capossela, contenuta nell'ultimo CD "ovunque proteggi".  Un brano "sui generis", che riflette il rapporto tra 'carne' e 'vita eterna'.
Immaginatevi un Cristo risorto, incredibilmente felice e stupito di essere vivo... Un inno alla vita registrato in chiesa con una banda al completo, a Scicli in Sicilia, ove il Cristo risorto viene proprio chiamato "il gioia". Buon ascolto.


L'UOMO VIVO (INNO AL GIOIA)

Ha lasciato il Calvario, il sudario
ha lasciato la Croce e la pena
si è levato il sonno di dosso e adesso per sempre
per sempre è con noi...
Se il Padreterno l'aveva abbandonato - ora i paesani se l'hanno accompagnato
che grande festa poterselo abbracciare - che grande festa portarselo a mangiare
Ha raggi sulla schiena e irradia Gioia - le dita tese indicano Gioia
esplodono le mani per la Gioia - si butta in braccio a tutti per la Gioia

E' pazzo di Gioia, è l'Uomo Vivo,
si butta di lato, non sa dove andare
che è pazzo di Gioia, è l'Uomo Vivo
di spalla in spalla, di botta in botta
le sbandate gli fanno la rotta

Alziamolo di peso gioventù, facciamolo saltar
fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
fino a che veda che bellezza è la vita e mai dovrebbe finir
Barcolla, traballa, sul dorso della folla - si butta, si leva, al cielo si solleva,
con le tre dita la via pare indicare - nemmeno lui nemmeno lui sa dove andare
Barcolla, traballa, al cielo si solleva

Con le tre dita tre vie pare indicare
Perché è pazzo di Gioia, è l'Uomo Vivo
si butta di lato, non sa dove andare
di corsa a spasso va senza il ritegno - va il Cristo di legno
non crede ai suoi occhi, non crede alle orecchie
nemmeno il tempo di resuscitare - subito l'hanno portato a mangiare

Ha raggi sulla schiena e irradia Gioia si accalcano di sotto per la Gioia
esplodono le mani per la Gioia lo coprono i garofani di Gioia
Gioia, Gioia, Gioia viva per noi
Gioia, Gioia, Gioia viva per noi
Gioia, Gioia, Gioia viva per noi
Di là, no di qua, di là, di qua, no, di là
Gioia, Gioia, Gioia
E' pazzo di Gioia, è l'Uomo Vivo, esplode la notte in un battimano
per il Cristo di legno che Cristo con me è ritornato Cristiano
Barcolla, traballa, sul dorso della folla
Fino a che arrivi in cima, fino al ciel, fino a che veda il mar
Fino a che veda che bellezza è la vita e mai dovrebbe finir
Gioia, Gioia, Gioia, Gioia, Gioia, Gioia.

28.3.07

WALK LIKE AN EGYPTIAN

All the old paintings on the tombs
They do the sand dance dont you know
If they move too quick (oh whey oh)
Theyre falling down like a domino
All the bazaar men by the nile
They got the money on a bet
Gold crocodiles (oh whey oh)
They snap their teeth on your cigarette
Foreign types with the hookah pipes say
Ay oh whey oh, ay oh whey oh
Walk like an egyptian

The blonde waitresses take their trays
They spin around and they cross the floor
Theyve got the moves (oh whey oh)
You drop your drink then they bring you more
All the school kids so sick of books
They like the punk and the metal band
When the buzzer rings (oh whey oh)
Theyre walking like an egyptian
All the kids in the marketplace say
Ay oh whey oh, ay oh whey oh
Walk like an egyptian

Slide your feet up the street bend your back
Shift your arm then you pull it back
Life is hard you know (oh whey oh)
So strike a pose on a cadillac
If you want to find all the cops
Theyre hanging out in the donut shop
They sing and dance (oh whey oh)
Spin the clubs cruise down the block
All the japanese with their yen
The party boys call the kremlin
And the chinese know (oh whey oh)
They walk the line like egyptian
All the cops in the donut shop say
Ay oh whey oh, ay oh whey oh
Walk like an egyptian
Walk like an egyptian

22.3.07

Rien ne Va plus

Passano le donne, insieme alle stagioni, e allevano bambini che inseguono aquiloni
e il musicista ancora le rincorre con nuove canzoni...
Poi
diventano madri, quelle signorine, purchè ci sia un uomo che le veda ragazzine...
quell'uomo non le faccia invecchiare, le lasci cantare.
Poi
Rien ne va plus
Rien ne va plus
Rien ne va plus
 
Qualcuno poi sutura le ferite, c'è qualcuno - da fuori - che ci aspetta alle uscite
come il giocatore sconfitto che si allena per nuove partite
La portinaia che ci dice "buongiorno"
e il girone di andata fa posto al ritorno
Sta decollando un satellite che gravita attorno...
 
 

21.3.07

L'albero di Giosuè

Non ci avevo pensato, ma dopo "the queen is dead", festeggiato lo scorso anno, ha da poco compiuto 20 anni un'altro cd che mi ha cambiato la vita: THE JOSHUA TREE degli U2. L'album uscì infatti il 9 Marzo 1987, era il quinto disco del gruppo dublinese, ancora lontano dai fasti (?) che ne avrebbero fatto la band mondiale per antonomasia... ma forse proprio Joshua fu l'inizio della consacrazione. Gli u2 con questo disco scoprirono la frontiera americana, andarono alla ricerca del primigenio Rock-blues, segnato da una sofferenza inquietante... ne venne fuori una tracklist perfetta: c'erano sì un paio di pezzi apparentemente "facili" e destinati ad entrare nella storia come il singolone With or Without You; ma c'era anche la cavalcata rock epica e rabbiosa di Where the streets have no name, l'hendrixiana chitarra di Bullet the Blue Sky, la ballata antieroina indimenticabile Running to stand still (seguito ideale di Bad)... il lato B un po' de-mordeva, contenendo comunque alcune perle: il rock fulmineo di In God's Country, l'americanissima armonica di Trip trought Your Wires, la denuncia sociale di Red Hill Mining Town o di Mothers of the disappeared. E poi una ballata che ancora oggi mi commuove come One Tree Hill, dedicata da Bono ad un'amico morto in un incidente.
Forse ci vorrebbe un post per ogni canzone, accidenti...


12.3.07

Faccia di cane

Già... leggere il libro sottostante mi ha fatto tornare in mente questa canzone che i NEW TROLLS presentarono ad un Sanremo dei primi anni 80...  molto orecchiabile... canzone sui diseredati, sui reietti, majusi, giusci, posapiano, che abitano i sobborghi delle nostre città...
 
"Oh oh oh oh ….
Faccia di cane nasce alla stazione
Dentro una barca a forma di vagone ha già vent'anni ormai
Ghiaccio a Natale sopra i marciapiedi
La donna grassa non si tiene in piedi e si fa piccola

La gente ride ma lui le dà una mano e la riporta su
Fante di cuori ormai non ci si crede neanche più

In questa città vorrei piantarci un faro
Per vederci più chiaro
In questa città vorrei trovarci il sale
In questa città che prende a calci un cane
Mentre muore di fame
In questa città che affoga senza il mare

Faccia di cane aveva questa idea
Dare ai vagoni forma di galea speranze all'ancora
Ma alla stazione nasce un altro cane
Figlio di faccia pressappoco uguale
Ha già vent'anni ormai
La gente cade e lui con una mano e la riporta su
La gente ride con uno schiaffo lui la sbatte giù"

22.2.07

Piccole iene

Grandissimo cd questo degli Afterhours (è del 2005 lo so, ma io li ho scoperti da poco)... "la sottile linea bianca", "ballata per la mia piccola iena", "la vedova bianca", "il sangue di Giuda" sono molto più che canzoni. Dieci canzoni per 45 minuti di ottimo indie-rock italiano, assolutamente d'autore, mai banale, con testi ispirati e dolorosi. Un esempio di questa poesia vestita di rock...

E' quello che sai che ti uccide o è quello che non sai
a mentire alle mani, al cuore, ai reni
lasciandoti fottere forte
per spingerti i presagi via dal cuore su in testa,
sopprimerli non sai
non sai che l'amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
Eroe del mio inferno privato
se in giro di routin indossi il vuoto con classe
è tutto ciò ke avrai
perchè quando il dolore è più grande
poi non senti più
e per sentirti vivo ti ucciderò
ti ucciderò vedrai
vedrai se il mio amore è una patologia
saprò come estirparla via
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere
torneremo a scorrere lo sò
lo sò che il mio amore è una patologia vorrei che mi uccidesse ora ...


15.2.07

Battisti - la sposa occidentale

Non dobbiamo avere pazienza,
ma accampare pretese intorno a noi
come in un assedio,
ed essere aggrediti dalle voglie più voluminose:
un fiore, che è un fiore, io non te l'ho mai portato
vuoi improvvisato, vuoi confezionato, ma
trasferisco da te tutti i fiorai,
è più facile a dirsi, e infatti te lo dico.
Ti piacciono i dolci
ed io sul tuo terrazzo impianto
un'impastatrice industriale
che mescola e sciorina la crema per le scale.

Se tu ti vesti, io sul tuo balcone
faccio calare in forma d'indumenti,
tutti i paracaduti ed un tendone bianco da sceicco
e la sua scimitarra per fermaglio
ed è più facile a dirsi che a dimostrarlo falso,
e infatti te lo dico perché non basta il pensiero.

Vuoi prendere un treno di notte
pieno di paralumi e di damasco per dormire,
sennò a che serve un treno:
alzo con le mie leve tutti i binari
e, senza alcun disagio di viaggiare in discesa,
scivolano da te tutti i vagoni.
Detto cosi' e' semplice e infatti lo e' detto cosi'.

Ti lascio immaginare cosa succederebbe
se tu volessi bere, se tu volessi nuotare,
se tu volessi l'ultimo centimetro di cima del monte che ti pare
per farne niente o per otturare
un buchetto qualsiasi in fondo a un mare.

Trascurando il tempo ed il riso,
tu escludi le risorse più abusive
che sono state mai precise come
sul tuo bel viso rilassato ed inespressivo.
Se nulla capivo, qui tu finalmente
nulla lasciavi germogliare sulla brulla,
paradossale, tra noi terra infondata,
dove sono i leoni, ammattiti e marroni,
lasciando immaginare la sposa occidentale.

La sposa occidentale
che sembra quasi ridere
e invece lei respira,
quasi piangere,
ma gira dall'altra parte il viso,
ma ritorna
portando sue notizie inaspettate;
amando tutto ciò che adora,
chiama con nomi fittizi le cose:
così, semmai, le rose
son spasimi, per ora.