8.5.07

GUNS'N'ROSES LIVE ERA 87-93

I guns nella loro breve vita (87-93... tant'è, solo sei anni) hanno sempre pagato un tributo pesante alla discografia, che li ha letteralmente spremuti fino all'osso tra cd ufficiali e raccolte postume. Iniziando da "Lies" che pur nella sua bellezza era una mossa commerciale per ristampare l'ep di debutto "Live like a suicide", passando per "Use your Illusion I e II" in cui la casa discografica non fece altro che incoraggiare pesantemente la megalomania di Axl e soci facendo uscire un doppio-doppio album (se fosse stato un unico Cd, con i tagli dovuti, sarebbe entrato nella storia al pari di "Appetite for destruction") ed infine terminando con "Spaghetti incident" raccolta di cover non proprio memorabile - tutt'ora ultimo cd ufficiale prima dello scioglimento. Poi è iniziato il solito bailamme di "Best of"... Per questo all'epoca di uscita di questo Live, rifiutai pesantemente l'idea di andare ad ingrassare la casa discografica Geffen. Recentemente l'ho acquistato per pochi euro, approfittando dell'offertissima, e devo dire che OGGI - che la fame di distruzione è ormai estinta - vale proprio la pena di ascoltarlo: racchiusi in due cd troviamo infatti almeno una decina di classici del rock, come Sweet Child of Mine, Rocket Queen, Welcome to the jungle, Paradise City, Patience, November Rain, Knocking on heaven's door, Don't cry... e mi fermo qui, solo alle più conosciute. Dentro ci sono tutti i Guns, sporchi, cattivi e maleducati, e forse proprio per questo, autodistrutti musicalmente... ma incredibilmente sopravvissuti fisicamente ad una vita di eccessi (leggere dentro il booklet dei vari compagni di strada deceduti, come West Arkeen o Shannon Hoon, per credere). Benvenuti - o bentornati - nella Jungla.

1 commento:

Anonimo ha detto...

6 un cojone