10.10.08

OASIS


Sono il meno indicato a recensire gli OASIS, non essendone un fan storico. Però devo dire che - nel tempo - li ho sempre seguiti con piacere, attraverso i loro alti (molti) e bassi (pochi).

Ascoltando "dig out your soul", uscito il 6 ottobre nei negozi, c'è la netta sensazione che il gruppo di Manchester voglia riprendersi di forza quel ruolo di maestri nel genere che si era conquistato anni fa e che nuove emergenti bands di emuli volevano sottrargli. Mi piace l'intro "bag it up", ma sono i pezzi "the turning" ed il più classicheggiante "waiting for the rapture" ad anticipare l'atmosfera dell'intero cd... con pizzichi di psikedelia qua e là. La quarta traccia è il singolone "the shock of the lightning" più rassicurante in senso oasis-style. Echi beatlesiani (ma non solo) irrompono in "i'm outta time" piacevolissima ballata-gioiellino di 4 minuti che solo loro. Il cammino prosegue nel segno con la fantastica, sorprendente semplicità di "high horse lady".
"falling down" potrebbe essere tranquillamente un cavallo di battaglia dei coldplay, a cui viene strizzato più di un occhio. Parte bene ma si inceppa un po' secondo me la successiva "to be where's life". Si prosegue innocui e un po' in confusione con "ain't got nothing".
Più convincenti invece "nature of reality" e soprattutto la conclusiva "soldier on" che già dalle prime battute pare un classico - piacevolmente dissonante - pezzo di bravura dei fratellini gallagher. Che insomma se si tratta di tirar fuori l'anima, lo fanno sempre con maestria e paraculaggine.





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