Allora. Concerto splendido, intenso e spirituale, mi ha sorpreso. Mi ha sorpreso l'energia di Alberto, che non avevo mai visto dal vivo. La nota di merito va anche per il fatto di aver preparato palco e strumenti in extremis per un contrattempo in autostrada. Bravi i ragazzi che lo accompagnavano, le "custodie cautelari", che lo hanno introdotto con 3 cover belle energiche, a partire da una versione rockblues ispiratissima di "Billy Jean" di M. Jackson. Poi Santana, e gli Aerosmith, con una "walk this way" tirata tirata.
Quindi iniziano gli accordi di chitarra sospesi di "Mai dire mai" ed a metà pezzo entra in scena lo spiritatissimo Alberto Fortis. Quasi subito si brucia il potenziale bis "Milano e vincenzo", al fulmicotone. Poi la lunga intro di "Dentro nel fiume" dedicata ai bambini navajos. Ancora attimi memorabili con una cover molto ispirata di "one" degli u2 e con il successivo intermezzo al piano di Alberto, in solitudine. Si prosegue con "il duomo di notte" , "Vita che è vita", "Fragole infinite", "Settembre"... fino ad arrivare ai bis, con "La sedia di Lillà" che doverosamente emerge cristallina. Che bella serata. E alla fine gli ho recapitato pure il mio libro: per un concerto così poetico era il minimo...
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