2.12.07

VECCHIONI 2

Di rabbia e di stelle... è vero che è un disco commovente e pieno di emozioni... ci sono lacrime, sudore e poesia, tanta poesia. C'è l'amore, l'amicizia, l'ironia dissonante. Tra le canzoni, il singolone "non lasciarmi andare via" è un capolavoro di romanticismo ed illusione, "neanche se piangi in cinese" fonde il country rock con un testo divertentissimo, "amico mio" è un inno notturno al dolore e all'amicizia, mentre "questi fantasmi" rappresenta bene lo stile rock-invettiva tanto caro a Vecchioni.
E fin qui siamo alla settima canzone. Il problema è che sono 13 i pezzi e che il disco va in salita... c'è un crescendo di tensione e di ispirazione che è molto raro a trovarsi. Dopo il rock in milanese, scanzonato e graffiante di "mond lader", si vola altissimi con "il cielo di austerlitz", "il violinista sul tetto" e "le rose blu". Non lasciamolo andare via, questo cd, che è emozionante come pochi. E Roberto Vecchioni segue dritta la sua strada, riuscendo dopo decenni di carriera, ad essere sempre moderno senza sputtanarsi. Questa è passione.

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