Ha ragione Silvio (C... non Silvio B. ...). Siamo veramente messi male, se la politica (o antipolitica ?) la fanno in TV o tramite altri "canali" i comici, o i cantanti, o gli attori o i blogger e via dicendo. D'altronde la politica vera è addirittura più comica e grottesca di qualsiasi finzione.
Però farei dei distinguo: la satira è sempre satira, c'è sempre stata, e sempre ci sarà, e qui ci inquadro tranquillamente Benigni, ma non solo, direi anche Gene Gnocchi, Luttazzi, la Littizzetto, Crozza.
Per Beppe Grillo il discorso è diverso, c'è un livello ed una consapevolezza superiore, sicuramente. Da tempo lui il mestiere di comico lo ha abbandonato... ai suoi spettacoli non si esce contenti, ma abbacchiati o meglio, proprio incazzati di brutto.
Per Celentano, ahimè, il discorso è ancora diverso. Dico ahimè perchè lo stimo molto come interprete - e per l'importanza storica che ha avuto il suo personaggio sulla storia della musica italiana... come conduttore invece "il re degli ignoranti", ha sempre avuto il vizietto di un qualunquismo piuttosto grossolano, e di facile presa... insomma da prima serata nazional popolare. Non ho seguito purtroppo la puntata, ma ho letto a posteriori gli strascicatissimi commenti sui giornali.
1 commento:
Condivido le critiche ad Adriano. Pero' gli riconosco coraggio, indipendenza ed onesta'. Secondo me lui crede alle cose in cui dice, lo si percepisce. Se poi tante cose sono populiste gliele perdono, perche' sono spontanee.
Qualche appunto che fa pero' e' piu' profondo di quanto non sembri. Per lo meno da degli spunti di discussione.
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