Splendida cornice dell'abbazia di sesto al reghena... ci vidi Morgan lo scorso anno.
Lo spettacolo inizia alle 21.45, e Manuel Agnelli nella solita camicia bordò afferma con una certa modestia: "stavolta abbiamo deciso di proporre i nostri pezzi in acustico, per cui ... in bocca al lupo"... Partono gli accordi di "E' la fine la più importante" e la prima impressione è che le chitarre siano acustiche, ma la rabbia ed il pathos delle canzoni rimanga inalterato. Altri due o tre pezzi tratti da "Ballate per piccole iene", e poi si inizia il tuffo nel passato più o meno recente del gruppo (che conosco poco)... "male di miele", "lasciami leccare l'adrenalina" "varanasi Baby", alternato sempre ad episodi più recenti "sangue di giuda", "la vedova bianca"... Suonano anche qualche cover, fatto per cui sono stati anche criticati in passato, ma fanno capire di fregarsene altamente.
Intenso il momento-solo di Manuel, con una bella versione acustica di "non sono immaginario" ... seguito a ruota da una altrettanto sentita versione di "la sottile linea bianca"... poi i bis, e poi il delirio finale con il pubblico in piedi a godersi "sui giovani d'oggi ci scatarro su"... mentre io dovevo scappare causa reperibilità. Comunque ottima prova, che mi ha confermato lo spirito "live" del gruppo grondante anche in queste versioni acustiche, e mi ha spinto tralaltro a rivangare nel passato degli Afterhours.
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