6.2.07

Miscugli

Se il cuore umano è veramente un "guazzabuglio" come diceva il Manzoni, forse è perchè la vita ti scaglia incontro a velocità supersonica (e magari contemporaneamente) una pioggia di piacere e dolore. La cosa che ha sintetizzato benissimo Maurizio Ferrandini nella sua canzone "Laura"...
Nel mio lavoro, quotidianamente, mi tocca sparare dolore addosso agli altri... cioè in realtà non sono nè il mandante, nè la pallottola, ma devo comunicare semplicemente al Paziente: "guarda che sei nella traiettoria". A volte in urgenza, a volte nella routine lavorativa, faccio praticamente diagnosi di morte, più o meno imminente. Tre mesi, sei mesi, chissà, un anno forse. Comunicare questo è una delle cose più difficili: specie se poi conosci il Paziente, o peggio se è un tuo amico, collega, parente. Quello che è successo anche in questi giorni, grazie alle casualità beffarde del destino: dolore e piacere, felicità e disperazione. Notizie tragiche mescolate a notizie di bimbi in arrivo per amici, oppure proprio nuovi nati, "stelle che ancora non parlano", tipo il mitico Filippo (leggere su www.unradiologo.net ) il blog del mio collega Giancarlo.
 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

1: con tutti i nomi femminili, proprio quello ? e che cazz.....
2: c'è qualche cosa che mi sono perso? il tuo commento mi ha un po' inquietato.....

Anonimo ha detto...

bello sto commento, proprio bello... anche se non so bene di che stai parlando...