Ieri coi 3+1 per caso l'abbiamo provata. Che emozione... devo parlarne qui sul blog, perchè tale canzone è in uno dei quei albums marchiati a fuoco nella mia esistenza. "Cemetery gates" chiudeva sapientemente e un po' leziosamente il lato A del vinile, ricordandoci che gli Smiths, a volte sapevano essere umili soltanto come cognome: il testo infatti ricorda un'incontro "dai cancelli del cimitero", in un "temuto giorno di sole", trasformandosi presto in una tenzone letteraria, scomodando nomi altisonanti della letteratura inglese, come Keats, Yeats (da una parte, i Classici) e ovviamente Oscar Wilde (dall'altra parte). Morrissey ricorda le sue visite al cimitero Southern di Manchester; l'incipit della canzone "a dreaded sunny day", mette l'accento sulla giornata "solare" e rappresenta lo sfogo verso chi lo accusava ripetutamente di saper esser solo triste e melanconico; il contrasto sole-cimitero è solo il primo dei paradossi della canzone, che invita chi scrive musica e poesia a non scopiazzare a destra e a manca (ma poi ti accorgi che mezzo testo di Cemetery Gates è una citazione altrui...) ... Il solito geniale Mozz. La musica è altresì accattivante, la melodia orecchiabilissima, i riffs di chitarra avvolgenti, e la linea di basso... beh... non ho parole. Venite a sentirci quando la faremo dal vivo.
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