25.11.09

IL TEATRO DEGLI ORRORI

Alle volte il panorama musicale rock-indie italiano sa stupire. La mia attenzione verso questa band è stata catturata - ahimè - da una polemica politica quantomai spiacevole e strumentalizzata che fa capire la bassezza dei nostri tempi... Tutto nasce dal brano "padre nostro", traccia 7 di questo stupendo CD, e dalla tournè in corso del gruppo, con la recente data trevigiana. Non mi addentro nella polemica (imbastita per dovere di cronaca dall'asse lega-pdl), perchè non riconoscere la poesia è davvero triste, e non merita commenti. Invito comunque ad ascoltare il pezzo 'incriminato', ma non solo. Nelle dodici canzoni che compongono il cd , il mix musicale è sapiente - addolcito, dicono i puristi, rispetto agli esordi - ma sempre furoreggiante. Su questo si snodano testi di poesia e rabbia, a tratti urlata, a tratti recitata, ma con una ispirazione unica e tematiche mai banali. Cito il singolo 'a sangue freddo' dedicata al poeta nigeriano Ken saro Wiwa, la ballata 'direzioni diverse' e la già citata 'padre nostro'.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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Silvio ha detto...

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