11.11.08

Maurizio Ferrandini - Fiori Da Sfiorare

A distanza di un paio di settimane dall'uscita dell'ultimo CD di Maurizio Ferrandini propongo ai lettori del blog, le mie riflessioni sull'ennesima perla del cantautore sanremese. La cosa bella quando si ascolta Ferrandini e' la curiosita' nello scoprire il nuovo percorso artistico scelto, rassicurata pero' dalle caratteristiche ormai classiche che hanno reso celebre il rocker matuziano. Sembra ogni volta di essere accompagnati per mano verso mete inesplorate.
Cominciamo subito col dire che Fiori da Sfiorare e' un disco lungo, ben 17 pezzi tra inediti, tracce nascoste e singoli pubblicati di recente. La cosa sorprendente e' come tutti e 17 i pezzi passino lisci senza cedimenti e senza la tentazione (che spesso c'e' quando la tracklist e' cosi' corposa) di saltare le canzoni meno riuscite per arrivare agli hit preferiti. No, Fiori da sfiorare, e' proprio come un grosso fiore fatto da 17 petali profumati, naturali e bellissimi nella loro semplicita' colorata. E' proprio questa infatti la svolta artistica che Maurizio vuole dare con la sua nuova opera, e' un CD dove ci si riscopre nudi di fronte alle emozioni della vita, dove i testi ti accompagnano dritto al cuore di Maurizio ed alle sue emozioni come al solito contrastanti. Mai come in questo caso, essendo un CD dedicato ai bambini, le tematiche delle illusioni, dell'ingenuita', dell'arido mondo degli adulti, hanno potuto avere sfogo. Il disco e' dedicato a Patricia e di sicuro saranno tanti i motivi di questa dedica, ma secondo me questo e' un CD che Maurizio ha voluto dedicare a se stesso, in cui ha abbattuto ogni barriera emotiva per raccontarsi attraverso quel bambino che da sempre e' il protagonista dei suoi occhi.
Da un punto di vista puramente musicale l'immediatezza e la naturalezza degli arrangiamenti e' la qualita' che salta piu' all'orecchio ai primi ascolti, lasciando spazio e libero sfogo a emozioni delicate e segrete come le cose piu' belle dei bimbi. Tutta la tracklist e' come uno sfondo di un quadro famoso dove sulle classiche sonarita' di Ferrandini, si scorgono pennellate d'autore geniale, dove l'ispirazione di Maurizio si spinge ai massimi livelli, per la gioia dei suoi fan sia di vecchia data che no. Una speciale menzione la devo alla struggente "Rimani in braccio a me", alla commuovente "Odiatissima canzone", alla romantica "Ci sei" e alla delicatezza de "La fine dell'estate", che sono a mio parere le canzoni che rappresentano al meglio la fragile ma intensa emotivita' del disco. Devo inoltre fare un pubblico ringraziamento a Maurizio per "Destinazione America" un vecchio classico riarrangiato benissimo e che si incastona alla prefezione nel mosaico fiorito del cd. Da apprezzare senza dubbio anche l'ironia di "Cosa c’entri col rock?" e di "Giovane interessante" dove spicca una memorabile intro di Freak Antoni, che quando si tratta di ironia intelligente sappiamo che non si tira mai indietro. Una nota di merito anche a "Dio denaro" perche' tratta di una tematica a me cara, la schiavitu' moderna che spesso ci fa fare scelte in aperto contrasto con il nostro io, ma a cui e' quasi sempre impossibile sottrarsi, il tutto raccontato su un tappeto sonoro molto originale.
In conclusione, un cd bello, marchiato Ferrandini in tutto e per tutto, poetico, fragile, delicato, ironico, accessibile a tutti, anche ai bambini ma pure e soprattutto agli adulti (ahime' rari) che non si sono dimenticati del bambino che e' in loro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah, se avessi 13 anni oggi...

Silvio ha detto...

per fortuna quando avevo 13 anni c'erano gia' le prime cassette (rigorosamente That's al metallo) con iprimi demo tape di maurizio...
"il bene e il male" ad esempio protrebbe benissimo ben figurarte anche oggi, dovutamente riarrangiato alla liuce dei mezzi e delle capacita' accresciute.

Gian ha detto...

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